Vi sono tre o quattro cause che determinano una grande differenza fra il bambino che va a letto volentieri e quello che recalcitra e discute.
Rendere piacevole e bella l'ora di andare a letto. Ricordate che è deliziosa e invitante per il bambino stanco, se non la trasformate in un dovere spiacevole. Abbiate un’aria di allegra sicurezza al riguardo. Aspettatevi che si corichi all’ora da voi decisa, con la sicurezza con cui vi aspettate che respiri. È bene che il bambino sia capace di persuadere i genitori di cambiare idea una volta tanto circa l'ora di andare a letto (per esempio a Natale). Ma, l'ora di andare a letto, troppo spesso, è causa di quotidiane discussioni. Di solito è più semplice far fare il sonnellino subito dopo pranzo, prima che il bambino abbia avuto tempo di dedicarsi al gioco. Il rapporto fra cena e ora di dormire è generalmente più complicato, a causa del bagno e del ritorno a casa dei genitori che lavorano.
Finché il bambino non ha almeno tre o quattro anni, e in ogni caso fino a quando non è sufficientemente ragionevole da provar piacere a andare a letto da solo, conducetelo, invece di spingerlo con le parole. Se è un bambino di tre o quattro anni, conducetelo per mano, chiacchierando insieme di ciò che stava facendo.
I bambini piccoli, maschi e femmine, si consolano se hanno una certa dose di cerimoniale prima di andare a letto. Per esempio la bambola o l’orsacchiotto viene messo a letto con loro o prima di loro. Poi al bambino si rimboccano le coperte e lo si bacia. Poi si tira giù la tapparella o si spegne la luce. Cercate di non affrettarvi, anche se avete voglia di andare a riposare. Fate le cose in perfetta tranquillità. Raccontate o leggete una storia regolarmente, se avete tempo; non deve però essere paurosa. Quasi tutti i bambini sono stimolati ad andare a letto dalla presenza di un animale di pezza o di una bambola da tenere nel lettino.
Quanto dovrebbe dormire un bambino?
Di solito potete lasciare che il neonato si prenda tutto il riposo di cui ha bisogno. Quando il bambino raggiunge i due anni o più, non potete lasciargli completamente la libertà di decidere. Può darsi che abbia bisogno di dormire di più, ma che una specie di ansia lo trattenga dal farlo: solitudine, paura di essere lasciato solo, paura del buio, paura degli incubi, paura di far la pipì a letto, eccitazione per esperienze stimolanti. Può essere tutto agitato per rivalità con un fratello più grande o “assalito” dalla gelosia per una sorellina minore. Può essere ai ferri corti ogni sera, perché ci sono grandi difficoltà con i genitori quando è il momento di andare a letto o perché si preoccupa dei compiti di scuola, o del dramma giallo che guardava in TV. La prevenzione di queste diverse difficoltà viene esaminata in altri articoli. Sono citate qui per insistere sul fatto che non si può dire che il bambino non ha bisogno di dormire di più, soltanto perché non vuole dormire.
In genere il bambino di 2 anni ha bisogno di 12 ore di sonno alla notte e una o due di giorno. Il sonnellino o riposo pomeridiano di solito si accorcia, col crescere dai due ai sei anni, e il sonno notturno rimane uguale. L’ideale sarebbe continuare con un breve riposo dopo i sei anni, se l'orario scolastico lo permette e se gli fa bene. Fra i sei e i nove anni, il bambino di solito può rinunciare a un’ora di sonno notturno, mezz'ora per volta, e, per esempio, andare a letto alle otto di sera se al mattino si è alzato alle sette. Dopo i dodici anni, sarà probabilmente capace di abbreviare di un'altra ora e andrà a letto alle nove. Queste sono cifre medie. Alcuni bambini avranno bisogno di dormire di più, altri di meno.
Molti bambini cesseranno di fare il sonnellino pomeridiano verso i 3 o 4 anni, ma in pratica tutti hanno ancora bisogno di un vero riposo dopo merenda, finché non abbiano cinque o sei anni. Tutto dipende dal carattere e dall'attività di ciascun bambino.