Un maschietto deve essere circonciso? Se no, quali cure bisogna fare al pene (il genitale maschile)? Non esiste una soluzione unica. Vi sono tre modi, e ciascuno ha i suoi vantaggi.
Circoncidere significa tagliar via quel lembo di pelle (detto prepuzio) che normalmente copre la testa del pene (glande). I vantaggi della circoncisione sono pulizia e praticità. Una sostanza simile al latte, detta smegma, è secreta dalla pelle della testa del pene. Quando il prepuzio rimane, lo smegma si raccoglie. Talvolta germi comuni penetrano in questo spazio pieno di smegma e danno irritazione o una lieve infezione. Se il prepuzio è stato rimosso, lo smegma non si raccoglie e non vi è posto per l’infezione. La circoncisione rappresenti un vantaggio profilattico, però non è strettamente necessaria. Se i dottore ritiene necessario far circoncidere il vostro bimbo, è meglio che lo facciate subito. Quando sarà più grande questo fatto potrebbe disturbarlo psicologicamente.
Dopo la circoncisione, ci vorranno alcuni giorni prima che la ferita si rimargini. Ovviamente chiedere al dottore come effettuare la medicazione per proteggere la ferita della circoncisione, probabilmente vi consiglierà di utilizzare una pomata all’acido borico su uno strato di garza della misura circa di un grande francobollo da avvolgerlo intorno al pene. Se nei giorni susseguenti all’intervento scoprite qualche macchiolina rosa nella medicazione, non allarmatevi, ma se l’emorragia è più cospicua e persistente, chiamate il medico.
Un altro sistema per curare la pulizia del pene è di tirare indietro o “retrarre” il prepuzio ogni giorno o quasi, durante il bagno, e lavare la punta del pene. Questa manovra le prime volte è dolorosa, poiché l’apertura è ristretta e la madre ha difficoltà a compierla. Probabilmente è un metodo poco soddisfacente, dal punto di vista fisico e psicologico, anche se in Italia si pratica la circoncisione soltanto nei casi di fimosi conclamata e si usa generalmente proprio questa manovra, che spesso è più che sufficiente nei casi di fimosi lieve! Tuttavia, verso i sei mesi l’apertura si sarà allargata e il prepuzio si potrà tirare facilmente indietro passandovi rapidamente un panno inumidito, dopo che si dovrà riportare indietro.
Il terzo sistema di cura è di lasciar stare il prepuzio. Questo è il sistema più semplice ed è seguito in gran parte del mondo. I suoi svantaggi sono l’eventuale rischio di un’infezione sotto il prepuzio, con la conseguenza di dover circoncidere a un’età in cui il bambino può essere traumatizzato dall’operazione.
Perché la circoncisione è dannosa nel bambino più grande
Il problema della circoncisione spesso sorge più tardi nella fanciullezza, o perché vi è stata un’infezione irritativa sotto il prepuzio o perché il bambino inizia a masturbarsi. Al tempo: in cui non si conosceva l’importanza dell’emotività infantile, sembrava logico circoncidere per una di queste ragioni. I genitori o il medico dicevano: “Può darsi che si masturbi perché gli dà fastidio una piccola infezione”. Il guaio è che questa teoria spesso mette il carro avanti ai buoi. Sappiamo ora che talvolta il ragazzo, specie fra i 3 e i 6 anni, si preoccupa per il suo pene, per paura che gli possa capitare qualche lesione. Questa preoccupazione può essere la causa per cui egli si tocca, e produce una piccola irritazione. Se questa è la vera successione dei fatti, voi vedete che un’operazione sul pene potrebbe avere conseguenze negative sulla sua paura.
Il pericolo di un danno psicologico procurato dalla circoncisione è maggiore fra 1 e 6 anni ma qualche rischio sussiste fino all’adolescenza. Sarebbe opportuno evitare l’operazione, se possibile, quando il bambino ha superato i primi mesi, specialmente come cura contro la masturbazione.
Ad ogni modo è sempre necessario chiedere il parere del medico specialista.
Erezioni
È frequente che i maschietti presentino erezione del pene, specie quando la vescica è piena o quando fanno pipì. È un fenomeno senza importanza.