La balbuzie è frequente fra i due e i tre anni

Non conosciamo completamente le cause della balbuzie, ma sappiamo parecchie cose in proposito. Spesso si riscontra in diversi membri di una stessa famiglia ed è molto più frequente nei maschi. Ciò significa che è più probabile’ che si manifesti in certi individui. Talvolta sembra aver inizio dal tentativo di trasformare un bambino mancino in un destrorso. La parte del cervello che controlla il linguaggio è strettamente connessa alla parte che controlla la mano preferita per natura da una persona. Se lo costringete invece ad usare l’altra mano, sembra che il meccanismo nervoso della parola venga confuso.

Sappiamo che lo stato emotivo di un bambino ha stretti rapporti con la balbuzie. Gran parte dei casi si verificano in bambini piuttosto eccitati. Alcuni balbettano soltanto in un particolare stato di tensione o quando parlano con una data persona. Eccovi alcuni esempi. Un maschietto cominciò a balbettare quando una nuova sorellina fu portata a casa dalla clinica. Non manifestò la sua gelosia in modo aperto. Non cercò mai di colpirla o di darle pizzicotti. Divenne soltanto un bambino difficile. Una bambina di due anni e mezzo incominciò a balbettare quando una parente molto cara che era stata lungo tempo presso la famiglia se ne andò. Dopo due settimane la balbuzie scomparve. Quando la famiglia traslocò in una nuova casa, la bimba soffri molta nostalgia e balbettò di nuovo per un certo periodo. Due mesi più tardi il padre fu costretto a trasferirsi per lavoro. La famiglia fu sconvolta e il bimbo ricominciò a balbettare. I genitori riferiscono che la balbuzie dei figli è nettamente peggiore quando essi stessi sono ansiosi. Probabilmente i bambini che durante buona parte della giornata sentono lunghi discorsi e storie, che sono stimolati a parlare e a recitare e sono esibiti in giro, siano particolarmente soggetti alla balbuzie. La balbuzie può iniziare quando un padre decide di essere più rigido in fatto di disciplina.

Perché la balbuzie è così frequente nell’epoca fra i 2 e i 3 anni?

Due sono le spiegazioni possibili. Questa è un’età in cui il bambino lavora sodo per imparare a parlare. Quando era più piccolo adoperava frasi brevi per le quali non aveva bisogno di pensare, “guarda la macchina”, “voglio uscire”, eccetera. Ma, quando supera i due anni, cerca di formare frasi più lunghe per esprimere nuove idee. Incomincerà una frase tre o quattro volte, soltanto per interromperla a metà, perché non sa trovare le parole giuste. I genitori esauriti dal suo costante chiacchierio, non gli prestano troppa attenzione. Rispondono: “Sì, caro”, con espressione assente e continuano a badare alle loro faccende. Così il bambino è ancora più deluso perché non è capace di interessare gli ascoltatori. È anche possibile che l’opposizione, che fa parte di questa fase piuttosto delicata dello sviluppo, influenzi il linguaggio.

Che cosa fare per la balbuzie?

Sarete particolarmente preoccupati se voi stessi o un parente avete dovuto sostenere una dura lotta per superare la balbuzie. Ma non v’è ragione di allarmarsi. Nella maggior parte dei casi nove bambini su dieci che incominciano a balbettare fra i due e i tre anni, superino la difficoltà entro pochi mesi, se si offre loro una possibilità. È eccezionale che un caso diventi cronico. Non cercate di correggere la pronuncia del bambino a 2 anni e mezzo.

Cercate piuttosto di individuare che cosa lo rende così nervoso. Se è stato lontano da voi per qualche giorno, potrebbe essere questa una ragione; cercate di evitare ulteriori separazioni per un po’ di tempo. Se credete di avergli parlato molto o di averlo stimolato a parlare troppo, cercate di trattenervi. Fate delle cose quando giocate con lui, invece di parlare sempre. Ha sufficienti occasioni di giocare con gli altri bambini con cui solitamente va d’accordo? Ha abbastanza giocattoli e attrezzatura, in casa e fuori, in modo che possa inventare i suoi giochi senza troppe difficoltà? Non si intende che dobbiate ignorarlo o isolarlo, ma quando siete con lui siate calmi e lasciategli prendere l’iniziativa. Quando vi parla prestategli attenzione perché non si arrabbi. Se è irritato dalla gelosia, guardate se potete fare di più per non alimentarla. La balbuzie in gran parte dei casi dura qualche mese, con alti e bassi. Non aspettatevi che sparisca di colpo, accontentatevi dei progressi graduali.

Se non riuscite a capire che cosa non va, parlatene con uno specialista per bambini (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva). Il “filetto” della lingua non ha niente a che fare con la balbuzie e non bisogna tagliarlo. Alcune scuole e cliniche hanno classi speciali o ambulatori per la rieducazione del linguaggio. È molto utile per il bambino che vuole essere assistito. Se il bambino è chiaramente un soggetto nervoso, sarà meglio consultare prima un Neuropsicomotricista, per indagare ed eliminare le cause della sua tensione nervosa.